Ramadan Mubarak! Per iniziare il mese vi proponiamo l’articolo di Saimma Dyer pubblicato originariamente su AltMuslim 2018 – #30Days30Writers serie Ramadan.
L’immagine dell’articolo è ‘Islimi Inside’ © di Lateefa Spiker
La traduzione verso l’italiano è a cura di Zaynab Habib
trigger warning: ci sono vari riferimenti nel testo alla vita di comunità durante Ramadan
Da diversi anni una malattia cronica mi impedisce di digiunare. Inizialmente mi sentivo come se mi stessi perdendo il Ramadan perché non lo stavo facendo “correttamente”. Sono andata agli estremi, preparando il mese con intenzioni straordinarie per “mettere una toppa” sul non essere in grado di digiunare. Con il passare degli anni sto imparando a vivere il Ramadan oltre le forme esteriori e coltivare un apprezzamento più profondo per l’essenza di questo mese benedetto.
1. Esercita la gratitudine
Esercita la gratitudine per tutto ciò che ti impedisce di partecipare pienamente: è stato incredibilmente difficile per me farlo e ci sto ancora lavorando. Può essere molto difficile essere grat3 per una malattia, in particolare se è accompagnata da dolore. Mevlana Rumi si riferisce alle nostre prove come ospiti:
Tesoro, il corpo è una pensione;
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Non dire: “Oh, un altro peso al collo!”
o il tuo ospite volerà di nuovo nel nulla.
Qualunque cosa entri nel tuo cuore è un ospite
dal mondo invisibile: intrattienilo bene.
[Mathnawi V: 3644–6, tradotto da Kabir Helminski verso l’inglese]
Alcuni ospiti potrebbero rimanere più a lungo del previsto, ma non sappiamo mai quali benedizioni si nascondono tra i bagagli che portano con sé! Allah ha decretato che non posso digiunare, e Ləi sa cosa è meglio per me.
2. Ordina le tue intenzioni
Durante la vita lavorativa può essere difficile pensare ad altro che al conto alla rovescia fino all’iftaar del dello stomaco che brontola. Fare le preghiere obbligatorie, spremersi facendo alcune offerte obbligatorie extra e leggere il Corano portano a una giornata piena ed estenuante. Quindi la persona che si astiene-dall’astenersi può davvero trarre il massimo da come ha impostato le proprie intenzioni durante questo mese. Il pericolo qui è di esagerare… infatti devo ancora completare la lettura del Corano che mi sono prefissata di fare in un mese. O finire la montagna di libri con cui ho iniziato. È bene mantenere le intenzioni gestibili e semplici. Quest’anno sto partecipando ad un corso sui Novantanove nomi di Dio che include versetti del Corano e semplici pratiche che posso fare durante il giorno.
3. Dà una mano
Uno degli aspetti migliori del Ramadan è lo spirito di comunità: facciamo uno sforzo maggiore per rompere il nostro digiuno insieme e pregare insieme. Se non stai digiunando (e se la tua salute lo consente), offriti di cucinare per coloro che digiunano e lavorano. Vai a fare la spesa per un vicino a digiuno. Offri anche pasti pronti nei giorni feriali affollati. Il Ramadan non è una scusa per fare festa alla fine di ogni giornata (!), ma i piccoli gesti possono essere un tale dono e un sollievo per il nostro animo.
4. Sii gentile
Durante il Ramadan facciamo ulteriori sforzi per essere consc3 e consapevoli della nostra voce, modi e comportamenti. È facile essere gentili con coloro che conosciamo e amiamo, ma che ne dici di estenderla ai colleghi di lavoro che ci sfidano, ai vicini che ci disturbano e agli estranei che si intersecano con il nostro viaggio quotidiano? Ricordo che per un Ramadan decisi di affrontare le sfide nel mio posto di lavoro avvicinandomi a tutti con amorevole gentilezza. L’effetto è stato straordinario: i colleghi, che normalmente agivano sempre in posizione difensiva, hanno iniziato a essere più aperti e disponibili. Più sono stata in grado di aprirmi e agire col cuore, più ho constatato che gli altri rispondevano. Queste righe tratte da Shams mi parlano sempre:
Al meglio delle tue capacità,
guarda il tuo nemico
con considerazione e amore!
Se vai alla porta di qualcuno
con amore premuroso,
gli o le farai piacere –
anche se lui o lei è un nemico –
perché quando lui o lei si aspetta ostilità
e durezza da te,
ma invece vede il tuo amore,
lui o lei ne sarà contento.
[Rumi’s Sun: The Teachings of Shams of Tabriz, tradotto da Refik Algan e Camille Adams Helminski verso l’inglese]
Questo potrebbe non essere sempre possibile, specialmente in relazioni molto difficili, ma praticare la considerazione e l’amore in circostanze più facili può aiutarci ad attraversare alcuni degli spazi più ostici. I miei insegnanti mi ricordano che posso coltivare una vibrazione d’amore che colpisca il mio cuore e il mio ambiente – ma sostanzialmente devo iniziare allo specchio. Esser gentile e amorevole con me stessa è stato uno degli aspetti più difficili del mio viaggio, e non solo durante il Ramadan!
5. Divertiti
Il Ramadan è davvero un momento gioioso: condividere il cibo e i gorgoglii della pancia, pregare e cucinare insieme, pubblicare riflessioni stimolanti e motivanti sui social media (o immagini di piatti deliziosi per tentare e stuzzicare!). A volte il Ramadan viene erroneamente attribuito all’esperienza della fame e della privazione. Questo non è il significato del Ramadan: non possiamo limitare la nostra empatia e la nostra compassione a un mese all’anno!
O tu che hai raggiunto la fede! Il digiuno è ordinato per te
come fu ordinato per quelli prima di te,
affinché tu possa rimanere cosciente di Dio.
[Corano 2:183, La luce dell’alba, reso da Camille Adams Helminski verso l’inglese]
Il digiuno è un mezzo per avvicinarci al nostro Rabb, la nostra Sostenitrice, e costruire questa vicinanza, Ar Rahman, l’Infinitamente Compassionevole, porterà gioia e sollievo nei nostri cuori.
Vi auguro un mese benedetto, pieno di abbondanza spirituale e salute fisica.
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