Chiamata a* musulman* queer per il Muslim Pride di Londra: venite con noi! – SLUM

Ebbene sì, prestissimo a Londra ci sarà un Pride, ma non un Pride qualsiasi: un Muslim Pride!
Il grande evento è stato organizzato dallo storico gruppo musulmano LGBTQIA+ “Imaan“, esistente dal 1999, che ha lavorato moltissimo e sinergia con altre realtà simili per arrivare a collocare questa pietra miliare dell’orgoglio queer e musulmano – nel 2019 sono stati raccolti tramite raccolta fondi ben £10,000 per questa marcia! Quest’11 Aprile i/le/* musulman* queer arriveranno da tutto il Regno Unito per celebrare le loro identità non conformi, e fin troppo spesso stigmatizzate. Davvero un evento importantissimo per le realtà politiche inglesi quanto per quelle internazionali, nonché una grande dimostrazione di coraggio e fermezza per le comunità religiose ancora omobitransfobiche.
Noi di SLUM abbiamo una proposta per voi!

Cosa significa essere queer e musulman*

La lotta per l’affermazione dell’identità queer all’interno della Ummah (la comunità musulmana) può essere davvero molto complicata, poiché il pregiudizio e le discriminazioni omobitransfobiche sono elementi molto ben radicati nelle molte culture che costituiscono il background delle persone musulmane; inoltre, la convinzione per cui l’Islam non ammetta persone omosessuali o transgender, né altre forme di “eccentricità”, è ancora molto diffusa. Le interpretazioni teologiche omobitransfobiche vengono diffuse da imam e sheick in ogni parte del mondo, sebbene esistano studi accademici e scholars molto autorevoli, come il ben noto imam gay Ludovic Mohamed Zahed, affermanti il contrario, ma ancora non sufficientemente riconosciute – principalmente a causa del pregiudizio verso la tematica e chi se ne fa portavoce.
Di certo, purtroppo, le culture patriarcali sono il principale pilastro di queste convinzioni.

Le persone musulmane e queer che non risiedono in paesi sedicenti islamici o a maggioranza musulmana, affrontano spesso sia l’intolleranza della famiglia e della comunità d’origine propria o dei parenti, sia la xenofobia, il razzismo e l’islamofobia sempre crescenti anche nei paesi occidentali (già a loro volta omobitransfobici). Molt*, incluse le persone convertite all’Islam, affermano di sentirsi “come schiacciat* tra l’incudine e il martello” proprio per questo motivo. Anche nei paesi occidentali, è facile essere vittime di discriminazioni multiple per il proprio orientamento sessuale, la propria identità di genere, la lingua, le origini extra-nazionali, il colore della pelle, un corpo disabile o non conforme e così via.

Grazie a Dio, anche “da noi” nascono ovunque moschee inclusive (come a Berlino, a Copenaghen e a Parigi), gruppi di sostegno e siti d’informazione a riguardo, come (solo per citarne alcune) Imaan, Hidayah, Il Grande Colibrì e come il nostro progetto di femminismo intersezionale, transfemminismo e femminismo islamico.

La nostra proposta

Tra chi popola la nostra community, le persone musulmane e queer ci sono e fanno attivismo con Sono l’unica mia. dal 2015, nonché con altre realtà sparse in tutta Italia con cui abbiamo spesso collaborato. Ci siamo confrontat* in pubblico e in privato, abbiamo lavorato insieme e ci incontriamo ai Pride. Abbiamo pensato che non dovremmo proprio perderci questo evento fantastico, un’esperienza utile ad affermarci come identità musulmane e non conformi, a portare il nostro femminismo fuori dal nostro progetto, a arricchire la nostra vita spirituale e di comunità.

Abbiamo voluto quindi organizzare questa raccolta fondi per poter offrire le possibilità a più persone di vivere il Muslim Pride e di portarsi a casa un’energia nuova!

https://www.gofundme.com/f/muslim-pride-di-londra-venite-con-noi-slum

Le spese abbondano: ci sono il prezzo del biglietto aereo, l’alloggio, le spese extra come il cibo e i trasporti, un piccolo fondo per gli imprevisti. Per questo puntiamo a racimolare una cifra tonda di 2000 euro con questa raccolta fondi e ci stiamo organizzando per proporre eventi raccolta fondi in tutta Italia. Cercheremo, ovviamente, di trovare ospitalità e di ridurre al massimo i costi per poter offrire più posti possibili.
Abbiamo due mesi per raggiungere questo traguardo e siamo ottimist*!

Contattaci!

Vuoi venire con noi, aiutarci con la raccolta fondi, gli eventi?

Contattaci alla mail sonolunicamia@outlook.it, oppure scrivi alla nostra pagina Facebook!
Se vuoi vedere da vicino la nostra community, il nostro gruppo facebook si chiama SLUM – l’angolo contro-verso (e ricordati di rispondere alle domande d’entrata!)


Con l’hashtag #QueerIslamRiot apriamo le danze di questo lavoro che saranno le persone queer e musulmane di SLUM a gestire!
Seguiteci anche su instagram, siamo @sonolunicamia!

La meravigliosa grafica è opera di I meme di unamanu


 

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